A ridosso della maturazione degli agrumi, in campo sono presenti insetti che possono arrecare danni sia qualitativi che quantitativi alla frutta.
I fitofagi di maggior interesse sono: Mosca della frutta Ceratitis capitata Wiedemann - Asymmetrasca (=Empoasca) decedens Paoli.
La mosca è un insetto polifago con gli stadi larvali carpofagi (si nutrono di frutta).
Gli adulti di 4/6 mm sono di colore grigio/giallastro con le ali membranose e caratteristiche macchie striate simmetriche brune e giallastre.
La larva è apode, allungata, subconica, ristretta verso il capo e di colore bianco/giallastro; quelle neonate sono lunghe meno di 1 mm, quelle mature misurano 7/9 mm. Le larve nascono dalle uova che la femmina depone all’interno dei frutti in maturazione, a partire dalla nascita si nutrono scavando gallerie nella polpa.
La diffusione di questo parassita è molto ampia, riguarda tutto il Mediterraneo e si estende fino all’Europa centrale. In Italia si trova soprattutto nelle regioni centro meridionali, dove può compiere 6-7 generazioni l’anno. L’insetto si incontra anche al nord, dove riesce a fare 3-4 generazioni perché viene limitato dal clima. Se in inverno si raggiungono temperature basse la presenza di mosca della frutta si contiene, visto che molti adulti restano uccisi dal freddo mentre svernano nel terreno. Perché questo avvenga serve una temperatura media mensile di circa 2 °C per 2-3 mesi.
Anche Asymmetrasca (=Empoasca) decedens Paoli è un insetto polifago di colore verde chiaro lungo circa 3-3,5 mm che abitualmente vive sulle piante erbacee e che a fine estate si ricovera negli agrumeti per svernare.
Su agrumi i danni si presentano sul frutto e sono causati dalle punture trofiche dell’insetto che provocano la comparsa di maculature gialle, dette appunto “fetola”. Tali maculature pur non danneggiando la parte edule, possono causare deprezzamento del prodotto.
Questi insetti si possono rinvenire contemporaneamente in campo con la necessità di controllare due fitofagi nello stesso periodo.Si consiglia di monitorare la popolazione di Mosca mediterranea mediante l'utilizzo di trappole Pherocon, le quali posseggono un erogatore di feromone specifico che consente, definita la soglia d'intervento, di posizionare al meglio i trattamenti con insetticidi specifici.
Per le varietà più sensibili, con catture di adulti e presenza di condizioni predisponenti (qualche piovasco e clima caldo-umido), sarà necessario ricorrere a strategie preventive per il controllo chimico della mosca della frutta, iniziando i primi trattamenti in preinvaiatura, in modo da proteggere i frutti dalla fase in cui diventano suscettibili all’attacco (invaiatura) fino alla preraccolta.
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